Veolia esegue la migrazione in AWS di 34 applicazioni business-critical per migliorare la scalabilità e accedere più rapidamente ai dati

Veolia Australia e Nuova Zelanda (Veolia) ha iniziato il suo percorso verso il cloud nel 2019 con la migrazione del suo ambiente Citrix ad Amazon Web Services (AWS). All'epoca, AWS era l'unico fornitore a soddisfare i requisiti di sovranità e classificazione dei dati, oltre ad altri requisiti di soluzione proposti da alcuni dei suoi maggiori clienti.

Anche il supporto iniziale ricevuto ha influenzato la decisione. “AWS è stata presente sin dal primo giorno quando abbiamo iniziato a parlare del passaggio al cloud e ha lavorato con noi in modo proattivo”, afferma Pradeep Nandavaram, head of infrastructure & cloud di Veolia Australia e Nuova Zelanda. AWS ha introdotto le soluzioni CMD dei partner AWS per facilitare la migrazione e l'implementazione. CMD ha guidato Veolia in una dettagliata fase di scoperta e pianificazione per comprendere il panorama tecnologico esistente e identificare lacune, dipendenze e vincoli.

CMD e Veolia hanno quindi preparato una roadmap di migrazione al cloud su misura e graduale e hanno delineato i vantaggi previsti. Il team di CMD ha eseguito AWS Optimization and Licensing Assessment (AWS OLA) utilizzando lo strumento Cloudamize per fornire assistenza con il business case insieme ai dettagli di esecuzione. “I dati raccolti in questa fase di scoperta ci hanno aiutato a capire il business case della migrazione al cloud per la nostra leadership”, aggiunge Nandavaram.  

La sicurezza era una priorità durante la pianificazione della migrazione di Veolia. CMD ha collaborato con il team cloud interno di Veolia per configurare innanzitutto una AWS Landing Zone con architettura multi-AZ (multi-Availability Zone) per rafforzare le capacità di ripristino di emergenza dell'azienda. Veolia ha inoltre implementato Amazon GuardDuty per una protezione intelligente dalle minacce e Backup AWS per centralizzare e automatizzare il backup in tutti i servizi AWS.

Il team cloud di Veolia ha lavorato a stretto contatto con CMD, seguendo il percorso di formazione strutturato LearnCMD e portando avanti discussioni ad hoc sulla creazione nel cloud utilizzando il concetto di zona di destinazione. “CMD ha apportato la propria competenza ed esperienza nel guidare la migrazione al cloud e i membri del nostro team hanno imparato moltissimo a livello pratico durante il percorso”, afferma Nandavaram.

CMD ha utilizzato il Servizio AWS di migrazione delle applicazioni (migrazione CloudEndure) per supportare la migrazione di 34 applicazioni Veolia business-critical in AWS per un periodo di 4-6 mesi. Una volta completato l'ambito del progetto guidato da CMD, il team interno di Veolia è riuscito a migrare in modo indipendente diverse applicazioni aziendali aggiuntive e complesse in AWS nei successivi 6-8 mesi. Veolia ha continuato a far evolvere l'ambiente AWS Landing Zone sin dall'implementazione.

Parte dello stack tecnologico di Veolia è in esecuzione sul sistema operativo Microsoft, con server di database SQL, applicazioni .NET e Active Directory. Come parte del processo di migrazione, Veolia ha collaborato con CMD per ritirare alcuni database e accorpare i database SQL rimanenti in esecuzione in Amazon Elastic Compute Cloud (Amazon EC2), per ridurre i costi di licenza e il sovraccarico legato alla gestione.

“Avevamo un’ampia varietà di licenze SQL aziendali all’interno della nostra gamma tecnologica. Sfruttando le competenze dei nostri team interni e di CMD, siamo riusciti a comprendere i nostri costi SQL ottimizzando le versioni delle licenze in alcuni casi, così da risparmiare sui costi del database”, afferma Nandavaram. Con l'aiuto di CMD per rinnovare la piattaforma, ritirare o rifattorizzare le applicazioni SQL, Veolia risparmia il 67% sui costi dei database dalla migrazione ad AWS.

Veolia ha inoltre adottato Amazon Relational Database Service (Amazon RDS) per i carichi di lavoro aziendali, per applicazioni interne e commerciali pronte all'uso. “I requisiti aziendali si evolvono molto rapidamente per ogni applicazione. AWS ci offre la flessibilità di provare diversi approcci fino a trovare la configurazione ottimale, cosa che avrebbe richiesto settimane o mesi on-premises”, spiega Nandavaram.

Durante il periodo di implementazione di sei mesi con CMD, Veolia ha anche accelerato l'implementazione dell'infrastruttura migliorando la sua pipeline di integrazione e distribuzione continue (CI/CD) e affidandosi maggiormente all'infrastruttura come codice. “Ora siamo in grado di avviare istanze al volo utilizzando l'automazione che possiamo copiare e adattare a ciascuna implementazione. CMD ha svolto un ruolo importante per far maturare il nostro approccio CI/CD”, afferma Nandavaram.

Per creare un ambiente Citrix, ora a Veolia basta circa un'ora con l'infrastruttura come codice, mentre prima era un'attività noiosa che richiedeva più giorni. “La velocità è fondamentale. Non seguiamo più l'approccio del ciclo di vita dello sviluppo del software, il che aumenta la nostra agilità”, aggiunge Nandavaram.

Per supportare il secondo pilastro della trasformazione digitale, i dati per il business, Veolia ha creato un data lake utilizzando Amazon Simple Storage Service (Amazon S3), AWS Glue, Amazon Athena e AWS Lake Formation. L'iniziativa sui dati è avvenuta parallelamente alla migrazione dei sistemi principali in AWS. I dati provenienti dalle varie origini dati dell'azienda alimentano le dashboard di reportistica utilizzate in tutta l'organizzazione.

“I nostri sistemi sono integrati nel cloud AWS per trasferire quotidianamente i dati tra le unità aziendali, mentre prima la sincronizzazione dei dati richiedeva settimane di estrazione e inserimento on-premises”, afferma Nandavaram. Inoltre, i dipendenti possono visualizzare dati di progetto continuamente aggiornati e personalizzare le dashboard per soddisfare i requisiti di reportistica senza coinvolgere il team IT di Veolia. Questa funzionalità di visualizzazione e analisi self-service consente ai team di prendere decisioni basate sui dati più velocemente.

Attualmente, Veolia utilizza più di cinquanta servizi AWS per supportare le sue iniziative digitali. Guardando al futuro, Veolia ha intenzione di utilizzare la tecnologia di edge computing e Internet of Things per monitorare le soluzioni digitali, le strutture e il parco. “Prima non era possibile a causa delle dimensioni dei dati o della necessità di una pianificazione estesa della capacità. Le nostre soluzioni aziendali su AWS saranno integrate con diversi sistemi che ci consentiranno di gestire una serie di risorse digitali in modo efficiente”, afferma Nandavaram.